mercoledì 7 dicembre 2011

RAJASTHAN



Lo Stato del Rajasthan evoca sempre nella nostra mente la terra dei Maharaja e dei regni principeschi situati ai limiti del deserto Thar, dove i cammelli lasciano le loro impronte sulla sabbia e dove menestrelli e cantastorie ancora girano di villaggio in villaggio raccontando le storie degli antichi splendori.
Il Rajasthan è uno stato vibrante ed esotico nel quale tradizione e gloria reale si incontrano in un trionfo di colore che si staglia sull´immenso sfondo di sabbia del deserto. Presenta una diversità insolita nella sua globalità: gente, tradizioni, cultura, costumi, musica, usanze, dialetti, cucina e geomorfologia. Questo paese è dotato di forti inespugnabili, di maestose "havelis” (magioni) di palazzo, ricchi di cultura e tradizione, nonché di risorse naturali di assoluta bellezza. E´ un paese ricco di musica, danza, arte, artigianato ed avventura, un paese che non ha mai smesso di intrigare ed incantare. L´aura romantica che lo pervade aleggia ovunque nell´aria. Già residenza reale, è una delle mete più esotiche per i turisti provenienti da tutto il mondo. Non soltanto questo stato ha preservato integra la propria etnicità, ma deve il suo carisma e il suo colore anche alla conservazione del proprio stile di vita tradizionale che si tramanda nel tempo.
Rajastan “il paese dei re“ prende il nome dai primi guerrieri Rajput, che per oltre mille anni regnarono sull’india nord occidentale dove avevano creato una cinquantina di stati indipendenti, ma sempre uniti nella difesa accanita contro le invasioni dei mussulmani che crecavano di sottometterli e di convertire gli abitanti ad una fede che essi rifiutavano di abbracciare. Il Rajasthan rappresenta più di ogni altro stato l’India epica e cavalleresca che è nell’immaginario collettivo.
Una terra desertica, iena di contrasti, inframmezzata da incredibili pianure verdeggianti durante e dopo la stagione monsonica. Imponenti palazzi reali, fortezze, laghi, parchi nazionali e padiglioni che testimoniano l’antico passato glorioso.
Jiapur: la “Città Rosa” per il caratteristico colore dell’arenaria che come un paziente disegno naif modella le mura fortificate, i sontuosi palazzi e le geometriche costruzioni popolari. Jaipur è la capitale dello stato del Rajastan e fu fondata tre secoli fa. Pur essendo la città più vicina a Delhi e perciò più influenzata dal progresso, conserva utto il suo fascino orientale che rivive con gran suggestione nei bellissimi palazzi, nelle dimore dei Maharaja, nei templi, nei giardini, nelle fortezze e nei coloratissimi bazar.
Bikaner da sempre un’importante tappa per le carovane che attraversano il grande deserto del Thar.
Jaisalmer: la “Citta d’oro” o anche la “Città fortezza”, ultima città fortificata abitata in Asia. Si trova lungo la via della seta, la via carovaniera che univa l’Arabia alla Mongolia. Le sue mura, rocce scolpite nel deserto, custodiscono il segreto di un passato in cui il commercio fiorente aveva arricchito molti dei sui signori. Oggi quest’avamposto roccioso nel deserto conserva nei suoi bellissimi templi e palazzi la magica atmosfera del luogo fuori dal tempo, dove la viat si consuma con cadenze sonnolente e contemplative.
Jodphur: la “Città Blu” anch’essa dominata da un’enorme, i cannoni ancora puntati verso il cielo azzurro sembrano attendere da un momento all’altro l’arrivo dell’orda conquistatrice.
Udaipur, la “Venezia dell’India” “Città dell’Aurora”Annidata tra i monti Aravalli sorge la città dei laghi, con un paesaggio dolce e romantico evocare nostalgie del suo passato.


Dal 15 al 29 settembre 2012
Itinerario di "Avventure nel mondo"


Rajastan significa il paese dei principi, i leggendari marajà, che nell’India di oggi hanno ormai perso potere e privilegi reali e sono stati costretti a reinventarsi come impresari, commercianti e, per quelli che hanno potuto conservare le proprietà di famiglia (terre e palazzi) in albergatori.
Le città sono sovrastate da inespugnabili fortezze, che racchiudono stupendi palazzi, cortili, giardini; ai piedi si estendono i quartieri bassi dove, nelle intricate stradine, fervono molteplici attività commerciali, sociali e religiose. I meravigliosi templi jainisti cesellati nel marmo bianco e le maestose moschee rivaleggiano con le imponenti costruzioni in arenaria rossa. E’ un’India piena di contrasti (estrema ricchezza insieme ad una estrema povertà), di sinergie, di commistioni fra religioni, fra architetture, stile moghul e rajput, ed ancora di profonda spiritualità, di un popolo profondamente legato al sacro nel quotidiano confronto col proprio karma.
In volo dall’ Italia New Delhi. Da qui effettueremo il nostro giro verso le parti più segrete di questo paese, verso le dune del deserto, verso le città fortificate e nascoste. Usciamo da New Delhi e puntiamo su Agra con l’immacolato romanticissimo Taj Mahal e il Forte Rosso ci attende Sikandra dove visiteremo la tomba di Akbar il grande e la vicina Fatehpur Sikri, la capitale di Akbar e il suo forte a nove porte Proseguiamo per Jaipur la città rosa con il Palazzo dei Venti e la splendida fortezza di Amber. Proseguiamo per Ajmer dove visiteremo la tomba di Mohinuddin Chisti nel quartiere musulmano, di grande interesse. Quindi Pushkar, cittadina deliziosa, il tempio dedicato a Visnu, i ghat degradanti verso il lago e il tempio di Brahma. Partiamo poi verso la suggestiva Udaipurvisitando lungo il percorso Chittorgarh, fortezza che testimonia tuttora il disperato valore dei guerrieri rajput, e se la durata del viaggio lo permetterà, la particolarissima Bundi. Da Udaipur ci dirigiamo verso il Monte Abu visitando lungo il percorso i templi di Nagda e Elkinji, i favolosi templi gianisti di Ranakpur, la superba fortezza di Kumbalgarh con i suoi bastioni che si estendono per 37 km e pernottando probabilmente al suggestivo Ghanerao Royal Castle. Lasciamo Monte Abu e i suoi templi gianisti per giungere a Jodhpur, capitare Rajput del clan Rathor caratterizzata da bellissime case azzurre e dallo spettacolare forte di Meharangarh, e quindi a Jaisalmer. Quest'ultima è sicuramente la città più bella del Rajastan, tutta monumento nazionale: una città bassa in cui incredibili palazzi sembrano costruiti in filigrana, la parte alta con il forte, l'antico palazzo di Maharawi ed i bellissimi templi. Da qui potremo fare pure un'escursione in cammello in pieno deserto, visitando le località di Bada Bagh, Ramkunda, Ludurva e Khuri. Iniziamo quindi il rientro per Delhi pernottando a Bikaner dove si avrà modo di visitare il forte, il bazar, i decorati templi jainisti e di fare l'escursione a Deshnok dove vedremo il tempio sacro ai topi in cui, nella cornice cinquecentesca di un tempio moghul, migliaia di roditori mangiano crusca e bevono latte in grandi panieri. Ultima tappa il distretto di Shekhavati per visitare le famose città dalle pareti affrescate: Mandawa, Dundlod, Lachmangarh, Fatehpur. Proseguiremo per Nuova Delhi e poi l’ Italia.

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