lunedì 27 settembre 2010

PRECISAZIONI




Il peso massimo per i voli interni è di 20 kg incluso il bagaglio a mano, eventualmente vestitevi con le cose più pesanti che avete nel caso abbiate un peso maggiore. Il peso in eccesso si paga 80 Rupie al Kg ( circa 83 centesimi ) ma in caso di sovrappeso c'è il rischio che non vi permettano di portare
a bordo oltre 100 kg in 5 persone!! .
Abbiamo in dotazione da due a tre pannelli solari per ricaricare le stilo AA, un telefono satellitare per emergenza, siamo tutti assicurati con:
Soccorso Spedizioni Extraeuropee: assicura i Soci di spedizioni organizzate o patrocinate dal Club Alpino Italiano e dalle sue Sezioni in Paesi Extraeuropei.
- Rimborsa le spese per la ricerca, il trasporto sanitario dal luogo dell’incidente al centro ospedaliero, e il trasferimento delle salme fino al luogo della sepoltura.
- Rimborsa le spese farmaceutiche, chirurgiche, di ricovero, il prolungamento del soggiorno in albergo.
-
Viene attivata su richiesta specifica della Sezione organizzatrice o patrocinante tramite il modulo 6.
Novità: è attivata anche per le spedizioni in solitaria.

Che dire se non che manca veramente poco alla partenza!!!
.
L
'hotel a Kathmandu si chiama "HOTEL MONLIGHT" PAKNAJOL THAMEL



HOTEL A KATHMANDU


Ognuno avrà a disposizione una tenda per uso singolo.

MI SCUSI... PER L'AEROPORTO?

SITA AIR


L'AEROPORTO?...... FERMO NON VEDE CHE E' ROSSO?

QUELL'AEREO HA LA PRECEDENZA!!!!

sabato 25 settembre 2010

Alternativa al trek del MUGU... il MANASLU




Il circuito del Manaslu (8.156 m) è indubbiamente uno dei trekking più spettacolari al mondo: in questo lungo percorso, che risale la valle del Budhi Gandaki e ridiscende lungo la valle Marsyangdi, avremo modo di ammirare massicci innevati, popolazioni tibetane e ambienti rurali incontaminati dal turismo di massa. L’area infatti è stata aperta ai trekkers solo nel 1991 e tutt’ora rientra tra quelle ad accesso limitato. I sentieri perciò non saranno mai affollati e per lunghi tratti tra un villaggio e l’altro saremo soli, nel cuore del Nepal.
Pur presentando difficoltà mai eccessive, i suoi sentieri scoscesi e il terreno glaciale del passo Larkya La (5.150 m) saranno difficili da dimenticare.

Proprio il Larkya La rappresenterà il culmine di questo trekking, il suo punto più elevato e il trait d’union delle due vallate che compongono l’anello attraverso il quale scopriremo i mutevoli paesaggi della regione: dagli habitat caldi e umidi (con campi di riso e miglio, cascate e vegetazione rigogliosa) a quelli alpini dei pascoli in quota e fino allo spoglio paesaggio di roccia e ghiaccio che incontreremo sui 5.000 m; le stesse valli di volta in volta si apriranno sulle dolci colline intorno o si chiuderanno in gole profonde impegnandoci in emozionanti attraversamenti sugli esili ponti tibetani.
Dal suo punto più elevato potremo ammirare il corollario di montagne – unico per imponenza e bellezza – composto da Manaslu (8.156 m), Himalung Himal (7.126 m), Cheo Himal (6.820 m), Gyaji Kung (7.030 m), Annapurna II (7.937 m) e in lontananza il Daulaghiri (8.164 m).

In questa scenografia incantevole, varia e solitaria ci imbatteremo in piccoli gioielli prodotti dalle antiche culture tibetana e nepalese: Lihi, con l’ingresso ornato da un ampio arco di pietra e un immenso mani all’estremo opposto del villaggio; i vivaci bazar di Arkhet e Arughat; l’indimenticabile gompa di Same, con i soffitti in legno affrescato e le immagini di Padmasambhava in terracotta e bronzo.
Lasciare il solitario splendore del Manaslu Himal e rientrare alla civiltà sarà probabilmente la parte più impegnativa di questo trekking.




1° giorno : Italia –
Partenza dall’Italia con volo di linea.

2° giorno : Kathmandu
Arrivo all'aeroporto Tribhuvan di Kathmandu (1340 mt.).


3° giorno : Kathmandu – Auraghat Bazar
La mattina presto si parte in vettura lungo la valle del Trisuli, per deviare nella valle del Buri Gandaki e giungere ad Auraghat Bazar (570 m), punto di partenza del nostro trek.


4° giorno : Auraghat - Kokhetar
si segue il fiume Buri Gandaki per raggiungere Kokhetar (ca. 600 m).


5° giorno : Kokhetar – Labubensi
Lentamente si sale per raggiungere Labubensi (ca. 750 m).


6° giorno : Labubensi - Dhovan
Dopo colazione si prosegue il percorso per raggiungere Dhovan Khola (900 m).


7° giorno : Dhovan – Eklau Beati
Via Jagat si arriva ad Eklau Batthi (1650 m), lasciando il “Nepal” delle colline Himalayane.


8° giorno : Eklau Beati - Dyang
Si sale a Dyang (ca. 1920 m), il primo villaggio “tibetano” del trek.


9° giorno : Dyang - Nyamrung
Proseguimento per Nyamrung (2550 m), e vista del monastero di Bi lungo il percorso.


10° giorno : Nyamrung - Lho
Attraverso i villaggi Lihi e Sho si raggiunge Lho (3180 m), con il fantastico panorama sul Manaslu (8183 m).


11° giorno : Lho – Samagaon
Si prosegue per Samagaon (3390 m) e sopra il villaggio si stabilirà il campo in posizione panoramica (3700 m).


12° giorno : Samagaon - Manaslu Base Camp - Samagaon, escursione al Manaslu Base Camp (4750 m).


13° giorno : Samagaon – Samdo
Proseguiamento per Samdo (3780 m).


14° giorno : Samdo – Dharamsala Phedi
Da Samdo si raggiunge Dharamsala Phedi (4460 m).


15° giorno : Dharamsala Phedi – Larkya La – Bhimantang
Oltrepassando il passo del Larkya La (5220 m) si raggiunge Bhimantang (3800m), con panorami mozzafiato sull’Himalaya dal Manaslu all’Annapurna!


16° giorno : Bhimantang – Tiljie
Si scende da Bhimathang per Tiljie (2240 m).


17° giorno : Tiljie – Tal
A Dharapani si raggiunge il classico percorso dell’Annapurna, per raggiungere Tal (1700 m).


18° giorno : Tal – Ngadi
Da Tal si scende ancora per Ngadi (930 m).


19° giorno : Ngadi – Kathmandu
Da Ngadi si raggiunge Bhulbule, da dove in vettura privata si rientra a Kathmandu.

FALSO ALLARME ANDIAMO NEL MUGU

mercoledì 8 settembre 2010

IL CAMMINO





Non pretendo assolutamente di pormi come “esperto” del settore.
Sono soltanto un buon camminatore, che ascolta il proprio corpo con attenzione.
Durante le mie esperienze piccoli avvertimenti mi hanno incuriosito, quali ad esempio quelle scariche elettriche che sentiamo quando sbagliamo il passo e battiamo con forza il piede sul terreno, sono frustate apparentemente innocue.
Che succede al nostro corpo in quel momento e che succede nel tempo, durante un cammino estremo?
Il mio modo di camminare è legato a fattori costanti:
- Il terreno, ( Terra, pietre, asfalto, cemento )
- Il riposo ( In tenda, in letti sempre diversi )
- Il tempo, ( cammino spesso per 10 ore )
- Il peso, ( lo zaino si aggira sui 20 kg )

Va da sé che giorno dopo giorno si accumula lungo la nostra schiena, nelle articolazioni, diffusamente, uno stato di affaticamento e indebolimento delle funzioni motorie che portano a perdere quelle proprietà di tonicità ed elasticità che ci danno sicurezza e ci fanno rendere il cammino piacevole e sicuro.

Dal mio prossimo impegno:

http://guya-nepal-trekking.blogspot.com/

avrò nelle mie scarpe una soletta NOENE, pochi millimetri di benessere che mi aiuteranno ad affrontare il cammino con meno disagio.

Il tempo passa anche per me, comincio a sentire il peso degli anni e le mie prestazioni ( in tutti i sensi ) non sono più quelle dei vent'anni…

Pertanto cercare di rispettare e affaticare meno il mio corpo dovrebbe permettermi di raggiungere quegli obiettivi che il mio continuo sognare mi propone ogni giorno.

Sono incuriosito anche nel progetto della NOENE di sviluppare lo studio delle “informazioni” legate alla persona ed alla sua frequenza molecolare e mi metterò sicuramente a disposizione per eventuali test.

Avrò come sempre al mio fianco, monitorato da strumenti medico – scientifici, gli amici della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Verona e importanti nomi legati allo sport quali:

APPLE - FERRINO – GRONELL – LOACKER - MICO – SALEWA – SENSORMEDICS.

La nuova aggiunta NOENE sarà sicuramente l’anello mancante che giorno dopo giorno sentivo di dover cercare per dare continuità al mio originale ma salutare modo di vivere.

Manfredi Salemme

http://manfredisalemme.blogspot.com



Cogorno, settembre 2010

martedì 7 settembre 2010

NOENE? Perché?


Un tempo, l’uomo, a piedi nudi, si spostava su un terreno naturale, come foreste, prati, terra, sabbia, superfici morbide, dolci e che meglio si adattano all’apparato locomotore umano: la nostra colonna vertebrale, i nostri muscoli ed i tendini.

Il suolo, per la sua elasticità e la sua struttura, assorbe la maggior parte delle onde d’urto, vibrazioni e scosse create dagli umani che, così, non si avvertono.

Ai giorni nostri, l’uomo è costretto a camminare con le scarpe e per la maggior parte del tempo, purtroppo, sui suoli duri: asfalto, cemento, marmo, piastrelle... Queste superfici non assorbono nulla, al contrario, reinviano l’energia cinetica in onde d’urto chiamate anche energia negativa o più semplicemente: “scossa che fa male”.

Questa energia negativa si propaga sotto forma di vibrazione o scossa, che risale ad ogni punto nevralgico dell’apparato locomotore umano producendo così dei microtraumi duraturi, che talvolta generano e spesso favoriscono: tendiniti, talagie, periostiti, fratture da fatica, dolori articolari dei piedi, delle ginocchia, delle anche, della schiena fino alla base del cranio.

Queste vibrazioni o scosse (che sentiamo bene, ad esempio, quando scendiamo velocemente una scala e "saltiamo" un gradino...) si trasmettono attraverso i tendini alle masse muscolari. Si attivano in opposizione all’atto dinamico portando in questo modo una fatica sempre più persistente, responsabile anche tra le atre cose della pesantezza delle gambe.

Ecco perchè sono nate le solette NOENE®,
per frenare questi chock e vibrazioni nefaste e perfide.

NOENE® è un elastomero vibro-assorbente, composto da micro-cellule cristalline. Materiale di concezione recente, ma che dà le sue conferme da più di vent’anni. NOENE® fa parte della grande famiglia del caucciù, ma possiede delle caratteristiche particolari e ben differenti da quelle degli elastomeri tradizionali. Tutte queste qualità molto rare di leggerezza, elasticità, longevità, fanno parte delle particolarità che lo rendono differente dagli altri prodotti. Due qualità caratterizzano NOENE®: la sua elasticità (come i caucciù) e l’ammortizzamento (novità) che agiscono simultaneamente in due modi. L’elasticità permette di assorbire l’energia e l'ammortizzamento permette di disperderla. In origine, NOENE® fu creato per tutti i settori dell’industria pesante al fine di limitare gli effetti nefasti delle vibrazioni prodotte dalle macchine o da certe auto da corsa, treni ad alta velocità, metro (soprattutto quella di Milano). Il genio degli ideatori della soletta NOENE® fu di saper applicare le qualità di questi materiali agli esseri umani, è anche immaginando i materiali NOENE® che William Piccione creò le ormai famose solette NOENE® per il bene di tutti. NOENE® è per tutti quindi, poiché siamo tutti più o meno soggetti agli effetti nefasti ed a alle conseguenze pericolose del camminare, e dello stare in piedi per lungo tempo, della marcia e/o della pratica di sport intensi o meno sul suolo duro: cemento, asfalto, marmo, piastrelle, suoli sintetici, etc.

I bambini: dalla loro più giovane età (tra i 7 e i 10 anni), i bambini praticano regolarmente sport su suoli duri e camminano spesso sovraccaricati da cartelle pesanti che aumentano la forza dell’impatto dei piedi al suolo.

Gli adulti: soprattutto gli sportivi! Si, soprattutto gli sportivi che, per di più, sono ben coscienti del problema attorno al quale è stata fatta una grande pubblicità senza però offrire soluzioni semplici, efficaci e durature. NOENE® è una, tanto semplice quanto efficace e duratura.

Quelli che lavorano quotidianamente sui suoli duri: postini, baristi, infermiere, rappresentanti, militari, pompieri, poliziotti e molti altri che percorrono ogni giorno numerosi chilometri senza comunque essere coscienti dei mali causati dall’impatto dei piedi sul suolo duro.

Gli anziani : si, gli anziani sono sempre più attivi, praticano spesso ancora degli sport, alcuni sul suolo duro, e quindi il sistema fisiologico di ammortizzamento è affaticato dagli anni e dunque molto più sensibile a queste scosse e vibrazioni.

Lo sapete?
Il materiale NOENE® è prodotto in Svizzera secondo gli stretti criteri di qualità, in conformità alle norme ISO9001 e ISO14001 per un miglior rispetto dell’ambiente.

No, NOENE® non è un prodotto che sfrutta il lavoro infernale di bambini in Asia, Africa o America latina.

sabato 4 settembre 2010

FERRINO - H.L. REVOLUTION 1200 W.T.S.



Codice prodotto: 86245

Sacchiletto in piumino e piume d’oca con un’ottima termicità.

EXT: Pertex® Microlight 30DT Nylon Mini Ripstop
INNER: 100% Nylon 338T 33D
FILLING: 1190g Extradown 95/5 800 cuin
Misura custodia: ø23x41 cm

Cupolino parafreddo
Coprilampo e Termocollare imbottito
Sistema “one touch” consente di chiudere ed aprire il cappuccio dall’interno con una sola mano
Larghezza funzionale per utilizzo con abbigliamento da montagna
Sacchetto per stoccaggio
Custodia in nylon 244T 33D Ripstop siliconato leggerissimo

Welded Technical System
Permette di eliminare le cuciture esterne, sostituendole con canali saldati. La dispersione del calore viene minimizzata così come l’eventuale fuoriuscita nel tempo di piumino.

Pertex® Microlight 30d
Tessuto di nylon miniripstop, leggero e traspirante con caratteristiche antivento, antipiuma e ottima rapidità di asciugatura.

Nylon 338T 33D
Abbina alle doti di massima leggerezza ottime caratteristiche di traspirabilità e resistenza.

Extradown
Le imbottiture in piuma Extradown sono costituite da piumino e piume d'oca (con il massimo potere calorico). Il rapporto tra piumino e piume, espresso in percentuale, è la carta di identità del saccoletto in piuma. L'unità di misura CUIN esprime la capacità di espansione in “pollici” ogni 30 g di piuma. A un valore più alto corrisponde un grado più alto di coibenza termica.